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Diaspora Auroriana
La Diaspora Auroriana fu un fenomeno di migrazione frastagliata di massa avvenuta subito dopo la catastrofe che portò i sopravvissuti del cuore dell'Impero Auroriano a stabilirsi in svariate zone delle terre scampate dalla distruzione.
Teoria
Aurora, la capitale dell'Impero Auroriano fu, secondo la tradizione, l'epicentro stesso della catastrofe e quindi si può ragionevolmente pensare che gran parte della sua popolazione, compreso l'imperatore e i suoi consiglieri, siano rimasti vittima della catastrofe stessa.
Tuttavia si pensa che, statisticamente, qualcuno possa essersi salvato, o perché fortunato o perché magari in quel momento lontano dai territori direttamente colpiti. La figura leggendaria di Murodek sarebbe uno degli indizi che ciò possa essere avvenuto.
Le leggende su Aurora non nascondono che il suo popolo facesse un sapiente uso della magia e avesse contatti con creature considerate magiche come elfi e draghi. Si ritiene quindi che anche alcuni potenti maghi e sacerdoti possano aver trovato scampo alla catastrofe fuggendo per mare o rifugiandosi in qualche luogo sperduto.
Naturalmente si sarebbero poi stabiliti sulla terra ferma, magari in luoghi adatti.
Spiegazione
La teoria della diaspora è stata creata per spiegare l'arrivo degli Auros sulle coste dell'Itokia, non molto dopo la catastrofe. Tuttavia eventi di questo tipo si verificarono sicuramente anche in Edeban e in Acronia. Arrivarono personaggi saggi e dotti che aiutarono le popolazioni locali a risorgere dalla distruzione lasciata dalla catastrofe e a combattere la glaciazione di circa 300 anni che ne seguì.
Elementi di discussione
Sebbene la supposizione che parte del popolo di Aurora sia emigrato sulle terre che si sono salvate possa apparire convincente, non bisogna dimenticare l'entità dell'evento della catastrofe: essa colpì Endymia trasfigurandola e mettendo a dura prova l'integrità strutturale del pianeta stesso. L'estinzione delle specie viventi fu quasi totale sull'intero pianeta, quindi appare piuttosto improbabile che persone provenienti proprio dal luogo della catastrofe possano aver trovato una via di scampo. Contrariamente a questa critica, i sostenitori di questa teoria controbattono che non vi fu una vera e propria estinzione: infatti è impensabile che in pochi secoli siano rinate così tante specie come quelle che attualmente popolano il mondo di Endymia.
Un'altra critica mossa alla teoria è che questa fa troppo leva sulla credenza che ai tempi dell'Impero Auroriano la magia fosse così diffusa: non esistono prove concrete che vi fosse un tale sviluppo della sapienza magica quindi fino a prova contraria non è possibile confermare questa supposizione sulla base di leggende.