Post veloce veloce da leccarsi i dadi, visto che i recenti impegni lavorativi mi hanno impedito di sviluppare altri temi.
Dopo l'ultima sessione di Arcan Myth, giocata lunedì, ho fatto alcune considerazioni su quali sono le cose che rendono memorabile un combattimento. Infatti il gruppo si trova ora in un dungeon di origine nanica, ma letteralmente infestato di non-morti: per essere un'ambientazione low magic sono molto ben equipaggiati e hanno armi e difese di tutto rispetto.
Fatto sta che nella sala del trono dei nani è presente un Lich, decisamente un nemico fuori portata, almeno secondo un loro primo giudizio. Grazie a una serie di giocate vincenti, riescono a scacciare tutti i non morti che facevano la guardia alla sala del trono e che il Lich aveva mandato avanti per annientarli.
Inizia quindi il combattimento con il Lich: per stanarlo decidono di far lanciare al mago del gruppo l'incantesimo “Esplosione” (una tradizionale fireball, detta anche “bombastiema”) all'interno della sala del trono, per indebolire il non morto. Tuttavia il Lich li anticipa e lancia nella loro camere l'incantesimo “Stella del nord” che è il corrispettivo di esplosione, ma fatto con il ghiaccio e il freddo. La cosa riduce tutti loro al limite della vivibilità, ma nonostante tutto pensano che fuggire sia peggio a quel punto e decidono invece di sfoderare un attacco congiunto: il Lich è indebolito da un loro artefatto nanico, ma comunque in ottima salute.
Parte l'esplosione, parte un altro incantesimo lanciato dall'allievo mago e poi il personaggio più abile con le armi (un “esper”) parte in carica a testa bassa verso il Lich.
Il bastardo muore, i buoni vincono. Durata del combattimento contro il signore del male 1 round.
Memorabile? In teoria no, ma loro invece hanno tirato un sospiro di sollievo: il nemico ha rischiato di farli fuori tutti in un solo round, giocarne un altro avrebbe decretato la completa disfatta: non c'era altra scelta che massimizzare gli sforzi in un unico attacco e sperare che fosse sufficiente. Il rischio concreto ha quindi reso memorabile il tutto.
Ho interpretato un Lich arrabbiato ma sicuro di sé, quindi convinto che Stella del Nord fosse sufficiente quanto meno a far desistere il gruppo se non a spazzarlo via e che mai avrebbe pensato che ci avesse provato e ancor meno riuscito.
La seconda edizione è così: combattimenti veloci perché molto ma molto rischiosi. Meglio valutare bene cosa fare prima di andare a invischiarsi in un guaio di difficile soluzione.
Ricordo comunque un altro combattimento memorabile, fatto con la prima edizione, che durò 3 sessioni e finì sostanzialmente in pareggio: da una parte un gruppo di 6 avventurieri, dall'altra un'orda di Darkon, orchetti, da qualche parte c'era un drago, poi anche un cavaliere nero (di potenza anche superiore al Lich), 3 elementali della terra e non ricordo cos'altro. Lì la memorabilità non è comunque legata alla durata, ma al fatto di riuscire, con una certa strategia, a tenere testa a tutti quei nemici.
Per questo sono contento del tipo di combattimento che esce da questa seconda edizione, perché nonostante finisca in molti meno round rispetto ad altri sistemi (lasciando quindi maggior spazio a tutto il resto) risulta comunque memorabile e soprattutto meno noioso e stressante.
Un po' come questo post :D
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