In un GdR di stampo fantasy le mappe giocano un ruolo molto importante perché aggiungono all'avventura un po' di sale in più: avere una mappa geografica da consultare fa decisamente un certo effetto, ci si chiede cosa c'è oltre quelle montagne, all'interno di quelle foreste, che possibilità si avranno in quella città e chi più ne ha, più ne metta. Negli ultimi due anni, se avete seguito le news su questo sito, abbiamo imparato diverse tecniche per disegnare al volo, al tavolo sotterranei, palazzi, castelli e città: ebbene è oggi venuto il momento di completare l'opera imparando a disegnare, in pochi minuti (dai 5 ai 7) una mappa geografica.
Impossibile?
Nel post della scorsa settimana avevamo visto un'altra idea su come creare dei dungeon in maniera casuale, semplicemente tirando dei dadi su un foglio di carta quadrettata e lavorarci attorno. Ho pensato che quest'idea poteva essere utile anche per creare, sempre in maniera casuale, dei piccoli villaggi, dei quartieri o uno zoom su porzioni di città.
Naturalmente in questo caso bisognerà fare alcune premesse prima, un po' diverse da quelle del dungeon.
Ispirato da un post su Twitter di Claire Blackshaw dove viene mostrato un video su come generare la mappa di un continente o di una porzione partendo semplicemente dal lancio di una serie di dadi su un foglio bianco (gigante), mi sono chiesto se questo metodo potesse funzionare per costruire dei dungeon e, fatte salve alcune precauzioni e capendo che la cosa è assolutamente sperimentale, la risposta è sì.
Ecco quindi la storia di come lanciando i dadi mi sono momentanemanete salvato dalla calura estiva.
Durante le nostre sessioni i personaggi incontrano un gran numero di PNG di contorno, che servono comunque per dare colore all'avventura: il mercante, l'erborista, il carovaniere, la guardia e via discorrendo. Possono anche diventare personaggi ricorrenti, coi quali fare le classiche quattro chiacchere, anche solo per sapere le voci che circolano nel substrato sociale.
A volte però, anche PNG improvvisati al momento per soddisfare richieste generiche possono celare dei segreti, magari pericolosi.
Quando si inizia a giocare di ruolo da zero ci si ritrova a volte a dover studiare diverso materiale di gioco che sta oltre le regole e le meccaniche base. Molto di questo materiale ha a che fare con l'ambientazione, ma se non abbiamo intenzione di giocare per anni e anni o comunque se vogliamo semplicemente giocare alla svelta, possiamo non aver voglia di leggere tomi piuttosto spessi. Così, partendo da una vecchia idea, io e Kondar abbiamo creato una tabella per la generazione dell'ambientazione di un'ipotetica avventura.
Oggi come in passato sento spesso dire che avere degli spunti nel gioco di ruolo è fondamentale e se questi spunti sono anche buoni allora abbiamo fatto bingo. Trovandomi d'accordo tempo fa ho deciso di creare una tabella per gli spunti ma, più recentemente, ne ho fatta un'altra in collaborazione con il mio amico Kondar e volevo quindi condividerla con il web.
Recentemente ho a lungo chattato con il mio amico Kondar (vice-presidente di GdR Fantasy), specie per quanto riguarda gli strumenti di generazione casuale che ogni tanto pubblico su queste pagine. Negli ultimi giorni abbiamo parlato di una tabella che determinasse quello che stava facendo un PNG nel momento in cui i personaggi vanno a trovarlo ed ecco il risultato.
Sul sito trovate un'avventura da giocare in solitario che scrissi qualche tempo fa. Durante la stesura avevo preso in considerazione l'idea di inserire una tabella per la generazione casuale di un tesoro che potesse essere trovato addosso alle varie vittime.
Poi in fase di scrittura finale decisi di accantonare l'idea, togliendo la tabella di generazione (invero tutt'altro che definitiva) dal documento, ma non l'ho buttata e mi sembra giusto condividerla se potesse servire, o essere di spunto, per qualcuno.
Come sempre ho cercato di mantenermi il più semplice possibile.
Ho già spiegato su questo blog come io prediliga un fantasy in cui la magia sia una componente occulta, misteriosa e tutt'altro che diffusa. Un fantasy, in pratica, in cui parlare di magia potrebbe essere equiparabile a una fantasia puerile. Chiunque raccontasse di aver visto un incantesimo o cose simile verrebbe preso per pazzo, ingenuo e via discorrendo. Un po' quello che succede nel nostro mondo.
Ma quali sono gli effetti di questa scelta nelle avventure?
Gli avventurieri sono fermi in un villaggio di montagna, nevica da qualche giorno e non possono muoversi. Se non smetterà di nevicare e non farà bello non potranno recarsi al passo di Alandra e di lì scendere nella vallata della Repubblica di Halkor dove dovrebbero incontrare, presso la città di Bemon, il mago Irijan di ritorno dalle terre del Kharr con preziose informazioni sulla guerra in corso.
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