Capita un giorno, anche se non necessariamente di giorno. Si entra in quel fatidico tunnel buio, probabilmente sedotti da Darth Vader o qualche altro adepto del lato oscuro della forza, e si inizia a giocare di ruolo. E iniziando a giocare, prima o poi, avviene qualche cosa di inevitabile: create il vostro primo personaggio. "Non sarà il primo" dirà il vostro master con aria solennemente diabolica mentre gli altri giocatori annuiranno, sfoderando la cera degli uomini vissuti. "A me non succederà" pensava l'ignaro novizio seduto al tavolo dei malefici oscuri, ossia i dadi (o chi ne fa le veci).
In quel momento si pensa a creare un personaggio epico, di alto lignaggio, con una caratura formidabile, capace di sconfiggere il male. Molti credono di poter fare il personaggio che sa fare tutto, dal duello con la spada al lancio del più potente incatesimo, ma in realtà hanno fallito la resistenza a un incantesimo di illusione. Cullati nel sogno di poter essere i più grandi eroi di questa terra, i giocatori si sbizzarriscono e iniziano a essere preda del delirio di onnipotenza.
Quindi ecco che i nomi dei vari personaggi diventano... scontati. Gandalf, Aragorn e Drizzt (quando va bene), oppure Goku, Conan o Kal-el o qualche altro personaggio preso da videogiochi, nei quali effettivamente riescono a fare cose straordinarie (anche perché sennò non li giocheresti).
In realtà questa vicenda del nome è piuttosto significativa ed è la punta dell'iceberg dell'atteggiamento che avrà il giocatore almeno nei primi tempi. Purtroppo però non è detto che il personaggio che abbiamo creato diventerà un eroe. Un nome altisonante, una gloriosa stirpe nobiliare, un background dove ha fatto di tutto e di più (quindi chiaramente non in linea con la scheda), antenati con amicizie illustri e la vicinanza a una religione, non sono sufficienti.
Il DNA è importante, ma poi bisogna saperlo far fruttare, e quindi saranno le gesta compiute che faranno del personaggio un eroe, piuttosto che la propria nascita.
Inoltre non è detto che diventare eroi sia la prerogativa principale della storia che volete intraprendere. Giochi in cui impersoniamo un eroe che, magari anche per regolamento, è tale e quindi ha per esempio dei marcati vantaggi rispetto a un PNG nemico della stessa razza, della stessa età e con lo stesso tipo di background, pare scontato che il nemico verrà sconfitto. L'impresa eroica invece richiede il superamento di una difficoltà tutt'altro che scontata. Trovasi di fronte a un Balrog super potente e sconfiggerlo perché l'eroe DEVE vincere ha senso? Molto più eroico affrontare un nemico potenzialmente mortale e uscirne vivi. Lo stesso concetto va applicato alla creazione del personaggio: non importa il nome che gli darete, ma quello che si farà con le proprie gesta e se proprio non ce la farà, si vede che non era il tipo giusto. Ci saranno altri personaggi.
Inoltre chissà cosa ricorderete come giocatori quando penserete alle vostre giocate. A volte mi chiedo se ricorderemo di più il combattimento contro un fortissimo nemico o la zuffa in taverna per poche monete e un paio di birre. Chissà se troviamo più divertente eliminare una truppa di troll oppure scoprire il mistero che si cela dietro Re Gandamar detto "Il nero usurpatore". Ecco allora che quando è il divertimento a far la differenza, poco importa se saremo stati eroi oppure no, verremo ricordati comunque.
Ma l'importante è sempre provarci!
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