I giochi di ruolo sono una categoria particolare di giochi e, come tale, ne comprende tantissimi differenti tra loro, con temi, sistemi, ambientazioni e stili diversi. Tra questi, il primo e più famoso è Dungeons & Dragons che al giorno d'oggi conta milioni di fan e giocatori in tutto il mondo e qualsiasi giocatore al mondo non può non averlo sentito nominare almeno una volta.
Tuttavia ho da qualche tempo realizzato che nel pensiero comune generale è il termine gioco di ruolo a essere sussidiario di Dungeons & Dragons e non il contrario.
Insomma, se per chi gioca ad altri GdR la differenza è chiara, probabilmente per una buona fetta di giocatori di D&D quest'ultimo è IL gioco di ruolo. La situazione è ancor più estrema per i "babbani": forse sanno che esiste Dungeons & Dragons, ma non hanno la più vaga idea di cosa sia un gioco di ruolo; nella stragrande maggioranza dei casi se vi vedranno giocare a un qualsiasi GdR, vi chiederanno "che gioco è?" oppure "state giocando a Dungeons & Dragons?" e, dopo la spiegazione, aspettatevi una cosa tipo "Ma è tipo Dungeons & Dragons?" o "Che differenza c'è con Dungeons & Dragons"?
Abbiamo visto recentemente che quando la stampa vuole attaccare il gioco di ruolo, attacca genericamente tutta la categoria, quando invece ne vuole parlare bene, parla di Dungeons & Dragons: è infatti di questi giorni un articolo sul sito Rolling Stone Italia che annuncia, con un buon articolo tra l'altro, che "Dungeons & Dragons salverà il mondo". Nulla di male in tutto questo, ma ci fa capire quale termine sia più conosciuto nell'immaginario collettivo.
La verifica arriva grazie a Google Trends, uno strumento con cui possiamo mettere a confronto i termini di ricerca e gli argomenti più utilizzati dagli utenti, su scala mondiale, nazionale, regionale e così via. Così, spinto dalla curiosità, ho messo a confronto cinque termini: Dungeons & Dragons (Argomento), Pathfinder (Argomento), Gioco di ruolo (Argomento), in quanto competitor "Indie" Dungeon World (Argomento) e, in quanto gioco di ruolo dell'anno 2018, Lovecraftesque (Argomento).
In generale l'argomento Dungeons & Dragons surclassa tutti gli altri, Pathfinder se la gioca con l'argomento Gioco di Ruolo anche se rimane di poco sotto mentre Lovecraftesque e Dungeon World sono sostanzialmente non pervenuti. Ho anche fatto 3 istantanee per valutare meglio la situazione, la prima è quando Dungeons & Dragons è al suo apice:
Qui è evidente lo scarto sostanziale di D&D rispetto agli altri: da notare che in questo frangente Lovecraftesque tocca il suo picco più alto, ossia 2.
Un'altra istantanea l'ho preso quando l'argomento Gioco di Ruolo tocca il suo picco:
In questo caso l'apice di Gioco di Ruolo corrisponde a una fase più bassa di Dungeons and Dragons, ma si tratta solo di un caso, perché in altri periodi questo non avviene: rimane comunque evidente che anche nella sua fase migliore l'argomento generale rimane ben lontano da D&D.
L'ultima istantanea riguarda il momento TOP di Dungeon World:
Il buon momento di Dungeon World, che rimane comunque a 2, corrisponde a un buon momento per il Gioco di Ruolo, ma probabilmente questo è solo un caso.
Da queste tre istantanee appare chiaro un fattore: gli utenti hanno più interesse per Dungeons&Dragons che per il gioco di ruolo in sé ed esistono alcuni momenti in cui anche l'interesse per Pathfinder (che se vogliamo è figlio di D&D) è superiore. Dungeons&Dragons se la cava bene anche contro giochi classici e blasonati, come RisiKo!, e viene battuto ma non poi di tantissimo da Magic!.
Il segreto di questo successo è probabilmente da ricercare in un fattore di anzianità e longevità, prima ancora che nella questione commerciale: altri giochi commerciali non "Indie" come Cyberpunk o il Richiamo di Cthulhu hanno interesse similare a quelli di Dungeon World o Lovecraftesque e la stessa cosa vale per il più recente Numenera.
Quindi si potrebbe sarcasticamente dire che è il Gioco di Ruolo a essere un Dungeons&Dragons e non il contrario: chiaramente non è vero, però forse lo è nell'immaginario collettivo dei giocatori di D&D e dei non addetti ai lavori ed è per questo che sarà comunque Dungeons&Dragons a salvare il mondo, ma incredibilmente non lo farà per le caratteristiche tecniche insite solo in Dungeons&Dragons, ma per le qualità sociali e intellettuali presenti in tutti i Giochi di Ruolo giocati al tavolo. Se poi domani il mondo venisse salvato da Dungeon World, da Cyberpunk o magari proprio da Arcan Myth, potremo star certi che per il mondo sarà comunque Dungeons&Dragons ad averlo fatto o, al limite, uno dei suoi figli.
Bisogna comunque riconoscere che è D&D a fare da traino al mercato dei Giochi di Ruolo, che le grandi crisi e le riscoperte del GdR sono bene o male coincisi con la crisi di D&D e con le sue nuove uscite (tranne forse per la quarta edizione, ma quella è un'altra storia). Quindi se il compito di D&D, anche dal punto di vista commerciale, è attirare nuovi potenziali giocatori, il compito degli altri sarà quello di far conoscere ai nuovi giocatori anche altre realtà, altri stili e altri progetti, senza voler fare la guerra al colosso, perché in fondo sarebbe come sputare nel piatto in cui si mangia.
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